LA MIA IDEA DI SCUOLA: UNA LEGGE SULLA FACOLTATIVITÀ DELLE DISCIPLINE

Per una scuola più attenta alle esigenze del singolo studente

09/12/2020


Premessa

Una eventuale legge sulla facoltatività delle discipline renderebbe il percorso di studi meno rigido e più vicino alle esigenze e alla predisposizione di ogni singolo studente. Poter scegliere alcune delle discipline da studiare e poterle eventualmente sostituire durante il percorso di studi permetterebbe agli studenti di costruirsi davvero con le proprie mani il tanto agognato bagaglio culturale. Ma non solo: gli studenti sarebbero senza dubbio più motivati a studiare se avessero una più ampia possibilità di scelta delle materie da inserire nel proprio programma didattico. Studenti più motivati significa anche, a lungo termine, persone più preparate.

So già a cosa viene da pensare quando si sente “facoltatività delle discipline nelle scuole”: al modello scolastico americano. Ebbene, nessuno vuole negare che la mia idea di scuola si ispiri effettivamente al modello americano, ma ci tengo a sottolineare che presenta comunque delle profonde differenze. 

Ma procediamo con ordine. 

Quali sono i dettagli di questa idea?

L’idea di fondo, come è stato anticipato, ricalca il sistema scolastico americano: alcune materie obbligatorie per tutti gli istituti, altre a scelta degli studenti. Le materie facoltative devono però essere raggruppate per “tipologie” (o, se si preferisce, per “campi di competenza”) e ogni studente, in base all’istituto in cui si trova, deve scegliere un numero minimo di materie per ogni raggruppamento. Questo implica che ogni singolo istituto abbia la possibilità di dare più spazio alle materie di indirizzo, chiedendo allo studente di scegliere un maggior numero di discipline appartenenti a quel raggruppamento. Per fare un esempio, un Liceo Scientifico potrebbe e dovrebbe dare più peso alle discipline scientifiche, chiedendo agli studenti di scegliere un maggior numero di materie inerenti il calcolo e le scienze naturali. Un Liceo Classico, analogamente, potrà e dovrà dare più peso alle materie umanistiche, e così via per ogni istituto. 

Ogni disciplina ha un proprio monte ore settimanale e ogni studente deve costruirsi il proprio piano didattico, purché svolga un numero complessivo di ore settimanali compreso tra 27 e 33.

Le discipline scelte vanno comunicate prima dell’inizio di ogni anno scolastico; la segreteria potrà così organizzare l’orario di ogni studente conseguentemente alle materie per le quali quest’ultimo ha optato, assegnargli un insegnante per quella specifica disciplina e procedere alla composizione delle classi. 

Come funzionerebbero le classi?

È evidente che un sistema scolastico così strutturato implicherebbe una totale rivoluzione del concetto italiano di scuola.

Prima di tutto, cambierebbe radicalmente il concetto stesso di “classe”. Oggi la classe, in Italia, è un ambiente in cui un gruppo di studenti si ritrova con gli stessi insegnanti (uno per ogni disciplina, o quasi) e che costituisce un gruppo compatto che condivide un numero variabile di ore settimanali, solitamente compreso tra 27 e 33. Con questo nuovo sistema scolastico, invece, le classi si avvicinerebbero al concetto americano: ogni classe “appartiene” a un insegnante (o a più di un insegnante) e, a ogni cambio dell’ora, sarebbero gli studenti a spostarsi da un ambiente all’altro, raggiungendo, in base al loro orario personale, la classe corrispondente alla lezione cui devono prendere parte. 

Come funzionerebbero pagelle, promozioni e bocciature?

Al termine di ogni quadrimestre, insieme alla pagella, viene rilasciato un certificato che attesti le discipline scelte dallo studente e il numero di ore svolte per ognuna di esse. Una volta concluso l’anno scolastico, la pagella evidenzierà le discipline in cui lo studente ha raggiunto un livello sufficiente e, qualora ci fossero, anche le discipline in cui non ha raggiunto la sufficienza. In base al numero delle insufficienze, si procederà con la bocciatura o con il debito.

Le discipline facoltative scelte dallo studente sono ovviamente delle materie a tutti gli effetti: eventuali bocciature dovute a insufficienze maturate nelle discipline facoltative, bloccheranno lo studente anche nelle discipline obbligatorie, rimandando di fatto di un anno l’acquisizione del diploma. Questo, infatti, verrà conseguito al termine del quinto anno relativamente alle discipline obbligatorie, indipendentemente dall’anno di corso a cui lo studente appartiene nelle discipline facoltative.

Al termine di ogni anno scolastico, infatti, lo studente potrà scegliere se proseguire nel percorso precedentemente intrapreso o se apportare delle modifiche al proprio piano didattico, sulla base delle esperienze maturate durante il percorso.

Ciò implica che uno studente che, per esempio, si trova al terzo anno di studio delle discipline obbligatorie, possa allo stesso tempo trovarsi al primo anno di una determinata disciplina facoltativa (se ha appena deciso di implementarla al proprio piano didattico). Le classi di ogni singola disciplina non vengono dunque formate in base all’età, bensì sulla base delle conoscenze maturate da ogni studente e delle sue competenze acquisite in precedenza. Per fare un esempio, io potrò contestualmente appartenere alla 1aA di Chimica, alla 2aC di Filosofia e alla 3aF delle discipline obbligatorie. 

Quali limiti potrebbe presentare un sistema scolastico così strutturato?

Sicuramente, dal momento che questo progetto implicherebbe l'appartenenza di ogni studente a più classi, in un primo momento può risultare difficile ambientarsi, ma si tratta di un limite destinato, col tempo, a diventare un’opportunità: appartenere a tante classi diverse ti permette di socializzare di più e di entrare in contatto con tante realtà. Inoltre, ogni classe sarebbe formata da studenti tutti realmente interessati e appassionati alla materia trattata, e ciò comporterebbe un aumento esponenziale della qualità delle lezioni, nonché una significativa diminuzione delle insufficienze e delle bocciature. Se uno studente sceglie di studiare una determinata disciplina, si presuppone che ottenga risultati soddisfacenti.

Un altro limite potrebbe essere rappresentato dal fatto che se uno studente cambiasse spesso le discipline facoltative, potrebbe ritrovarsi al termine del quinquennio con una conoscenza frammentaria. Ma anche questo limite è facilmente arginabile, inserendo ad esempio un numero massimo di cambi che ogni studente può effettuare ogni anno. 

Esempio di offerta formativa in un Liceo Scientifico

Essendo uno studente del Liceo Scientifico, per semplicità riporterò un esempio di come potrebbe apparire l’offerta formativa per gli studenti del mio liceo (tra parentesi viene indicato il numero di ore settimanali dedicate a ogni disciplina).

 

Discipline obbligatorie (per tutti gli istituti)

Ø Lingua e Letteratura Italiana (4)

Ø Matematica (4)

Ø Lingua e Cultura Inglese (3)

Ø Storia (2)

 

Discipline scientifiche (scegliere almeno 3 tra le seguenti materie)

Ø Fisica (3)

Ø Chimica (2)

Ø Biologia e Anatomia (2)

Ø Scienze della Terra (2)

Ø Scienze Motorie (2)

 

Discipline umanistiche (scegliere almeno 2 tra le seguenti materie)

Ø Lingua e Cultura Latina (3)

Ø Filosofia (3)

Ø Diritto ed Educazione Civica (2)

Ø Storia dell’Arte (2)

 

Altre discipline (scegliere almeno 1 tra le seguenti materie)

Ø Informatica (2)

Ø Religione (1)

 

Conclusioni

Da notare che, con questo tipo di organizzazione, verrebbero raddoppiate le ore dedicate alle scienze naturali. Attualmente, nella mia scuola, come in moltissimi altri licei scientifici, vengono dedicate tre ore settimanali a Chimica, Biologia e Scienze della Terra, unite tutte e tre sotto l’unica cattedra di “Scienze Naturali”, per l’appunto; tre ore settimanali per tre discipline diverse. Con la proposta sopradescritta, invece, verrebbero divise le tre materie e il monte ore totale risulterebbe effettivamente doppio. 

Insomma, questa è la mia idea di scuola: un ambiente che non solo ti fornisce delle nozioni teoriche e/o pratiche, ma che ti responsabilizza al punto da chiederti di scegliere quali discipline faranno parte del tuo personale bagaglio culturale. Una scuola più vicina al singolo, più attenta alle esigenze individuali. In una parola, una scuola migliore.


Luigi Dell'Utri, 09/12/2020