L’UNIONE DEGLI ITALIANI DOPO LA VITTORIA DELL’EUROPEO: E SE FOSSE SEMPRE COSÌ?

E se ci sentissimo sempre tutti fratelli?

12/07/2021

Lo sappiamo, si è sempre detto: nei momenti di difficoltà, gli italiani sono sempre i migliori a unirsi, a compattarsi, a lottare tutti insieme per la rinascita e per tornare sulla vetta. E non vale soltanto per lo sport, anche se quest’ultimo è sempre stato l’icona degli italiani, il mezzo attraverso il quale questo popolo ha dimostrato cosa voglia dire essere un’unica grande famiglia. E, secondo molti, non è affatto un caso se l’Italia ha vinto gli ultimi due mondiali di calcio dopo due grandi scandali: il mondiale del 1982 vinto dopo lo scandalo del calcioscommesse di due anni prima e il mondiale del 2006 vinto dopo calciopoli. Momenti di difficoltà, momenti in cui tutto il mondo ci ha sempre guardati con disprezzo, con l’atteggiamento di superiorità tipico di chi dà l’avversario per spacciato. Ed ecco, come per magia, l’Italia che vince, il tricolore che dipinge il cielo, rigorosamente contro ogni pronostico. E poi il Covid, la crisi sanitaria che ha peggiorato quella economica, le tensioni politiche e tutto il resto, ma la risposta di chi rappresenta l’Italia è arrivata: i Maneskin vincono l’Eurovision, la nazionale di basket conquista una storica qualificazione alle olimpiadi, la nazionale di calcio sale sul tetto d’Europa; e il Mancio il desiderio, poco più di un mese fa, lo aveva espresso: “Vogliamo regalare agli italiani delle serate spensierate e ricche di gioia, cosicché possano dimenticarsi di tutti i problemi almeno per un momento”. Promessa mantenuta alla grande. E così, tra gli sbeffeggiamenti degli avversari, tra i pronostici del tutto contro di noi, ci siamo uniti nuovamente e abbiamo per l’ennesima volta dimostrato al mondo intero cosa voglia dire essere orgogliosi della propria bandiera, orgogliosi di essere italiani. 

Tutte le piazze d’Italia sono state il simbolo della nostra unione, ma c’è una riflessione che vorrei si insinuasse nelle nostre menti: cosa succederebbe se mantenessimo questo spirito di squadra per tutti i giorni dell’anno? Le cose forse potrebbero andare meglio se ci sentissimo fratelli ogni giorno e non soltanto in occasione di una partita di calcio? Dobbiamo renderci conto di una cosa: per quanto possa essere importante a livello sociale, aver vinto una coppa non risolverà la crisi economica, non risolverà l’opportunismo politico che serpeggia nella nostra società, non risolverà il desiderio di sopraffazione che alcuni individui hanno nei confronti di altri, né tantomeno le tensioni sociali. Se c’è dunque una cosa che dobbiamo da oggi in poi tenere sempre presente, è che in fondo abbiamo tutti gli stessi interessi e tutti perseguiamo lo stesso bene comune: uniamoci, incoraggiamoci, collaboriamo. Collaborino i politici, collaboriamo anche noi “cittadini comuni” nel nostro piccolo, poniamoci degli obiettivi che non oscurino mai il bene collettivo, prendiamoci cura gli uni degli altri e stringiamoci attorno all’unica cosa che ci accomuna dal primo all’ultimo: il meraviglioso Paese in cui viviamo.


Luigi Dell'Utri, 12/07/2021